Luigi Mureno e Iango Henzi davanti a un loro scatto

Luigi & Iango in mostra a Palazzo Reale con ‘Unveiled

Unveiled: svelato. E la Bellezza si mostra nella sua totale nudità, autenticamente potente nell’esprimere la parte più intima e nascosta di sé, orgogliosa di emergere dai reconditi interstizi di una profondità interiore che talvolta teme di apparire e fatica a salire in superficie. Forse per paura di essere giudicata? Di non essere compresa? O forse solo perché distratti non sappiamo coglierla? Così il velo opaco di una cecità troppo avvezza a fermarsi alla superficie delle cose cala dai nostri occhi, aprendo il sipario su un nuovo palcoscenico del Bello.
Nella loro prima personale italiana nell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale, Luigi Mureno, ex hairstylist abituato ad abbellire i volti dando forma ai capelli, e Iango Henzi, ex ballerino che usava i leggiadri movimenti del suo corpo per comunicare emozioni, ci conducono all’interno del loro fare arte, abili artigiani cesellatori di immagini e sentimenti attenti a ogni più piccolo particolare per dare un preciso senso al tutto.
Un percorso curato da loro stessi nei minimi dettagli, costruendo, nel loro studio di New York, un plastico delle sale, studiando gli spazi e gli arredi presenti per disporne in maniera sinergica le opere, allestendo un vero e proprio teatro espositivo dove ogni stanza è un set emozionale di stampe fine art, musiche e profumi, in una sollecitazione immersiva di tutti i sensi: perché la bellezza è totalità del sentire e profondità del vedere. Non già una retrospettiva ma un’introspettiva “cosmica”, nella continua ricerca di se stessi, di un contatto empatico e conoscitivo con i soggetti dei loro scatti, che diventano protagonisti attivi e partecipi, attori e co-registi nella creazione del risultato finale. In un’unità di intenti, in una reciprocità di fiducia, in un liberatorio darsi così come si è, nell’espressività estrema della verità della propria umana bellezza. Che non è tanto quella estetica bensì quella insita, visceralmente intrinseca in ciascuno di noi. Che si alimenta della dualità del dentro e fuori, della luce e dell’ombra, della bianco e del nero (come la gran parte delle immagini esposte), della gioia e del dolore: la vita e la morte, perché ci può essere del bello anche nella sofferenza, nelle cicatrici dell’animo, se nel farle emergere vengono accolte, comprese, accettate e lenite da un’affettività d’amore.
Funamboli sospesi sulla corda dell’idea in divenire, che si ritrova e si concreta in un andare senza fine, cercando l’ordine nel caos dell’emotività, in una coralità di voci che compongono una melodia visiva, ridondante di quell’eco di suggestioni della cultura figurativa rinascimentale, barocca, preraffaellita, surrealista con un pizzico di grottesco.
Tra l’onirico e il circense felliniano e i richiami a una distopia tecnologica alla Metropolis di Lang, corpi sinuosi assumono pose quasi innaturali, o, ammantati nei loro abiti, ci appaiono come bronzee statue o robotiche creature, magiche sirene o esseri dall’antropomorfismo vegetale e animale. E ancora eterei volti velati o mascherati di sublime grazia tragica, molti di noti personaggi del cinema, della moda, della musica, della danza, non già star ma nella loro veste più inconfessabilmente umana.
Tra il sacro e il profano, in un gioco delle parti fuori dal tempo ma che abbraccia tutto lo spazio, la “fotografia umanistica” di Luigi e Iango (dediti in prima persona alla solidarietà, da anni sostengono l’associazione amfAR, per la quale hanno raccolto più di un milione di dollari) ci ricongiunge magicamente alla bellezza dell’essere uomini, una dimensione “etica” e “sociale” che è di tutti e per tutti: da qui la scelta dell’ingresso gratuito.
Luigi e Iango collaborano attivamente con le più importanti case e riviste di moda, come Vogue,  con più di 300 copertine, e Vanity Fair, di cui ricordiamo la copertina di Mahmood e Blanco, vincitori del Festival di Sanremo 2022. Fondamentale il sodalizio con Madonna, che afferma: “Attraverso il loro obbiettivo siamo trasportati in un mondo dove i confini vengono spinti più in là e le nozioni preconcette vengono sfidate”.
Hanno esposto in grandi musei del calibro del Brooklyn Museum, Montreal Museum of Fine Arts, Kunsthal Rotterdam, per citarne solo alcuni.

Ombretta Di Pietro    

La mostra “Luigi & Iango. Unveiled” è promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale con 2B Management, in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. Palazzo Reale di Milano, dal 22 settembre al 26 novembre 2023. Info: www.palzzorealemilano.it.

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