La Lettera: siamo grati alla Scienza che ci aiuta a vivere meglio

“Avevo appena 6 anni e ricordo bene quando mio nonno a causa del diabete era costretto a saltare dei pasti e la sera mangiava solo latte o ricotta.
Dopo con le analisi del sangue ha potuto controllare il livello del suo diabete. Cosa che ancora adesso fa prelevando qualche goccia di sangue dalle dita del paziente. Però è diventato un tormento perché ci si ritrova le dita con piccole piaghe che peraltro tardano a guarire.
Oggi è finita questa tortura, una Società inglese sta sviluppando un piccolo strumento con il quale, puntandolo sugli occhi, il paziente può controllare più volte al giorno, se vuole, il suo livello di glucosio e regolare quindi la quantità e la qualità del cibo che può mangiare.
Ancora una volta la scienza ci permette di vivere al meglio la nostra esistenza”.  

Giovanni Giudice

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