Si terrà questa sera, alle 18.00, presso il salone dell’oratorio della parrocchia Santa Maria Nascente la presentazione ufficiale del progetto di riqualificazione del Parco delle Torri (lotti C e D).
Progetto che prevede lavori per circa 2 milioni di euro e che, come annunciato dall’amministrazione comunale, trasformerà il quartiere attraverso la creazione di numerosi servizi e favorendo l’inclusione sociale degli abitanti.
Un momento di confronto con la cittadinanza durante il quale il sindaco Roberto Di Stefano, gli assessori all’Urbanistica Antonio Lamiranda, ai Lavori Pubblici e Demanio Loredana Paterna e al Verde Giovanni Fiorino e i tecnici del Settore Territorio e Lavori pubblici e Verde illustreranno ai partecipanti le dinamiche che porteranno alla riqualificazione di una porzione dell’area.
All’incontro pubblico nei locali dell’oratorio di via Marx 450 parteciperanno anche i rappresentanti della associazione cittadina Pasquale Sottocorno.
“Siamo curiosi – scrivono sul blog sottocorno.blogspot.com i membri dell’associazione – di comprendere la reale portata del progetto, sperando di non assistere al rito propagandistico di turno di ‘come siamo bravi’ a regalarvi un laghetto artificiale, 120 nuovi alberi, la realizzazione di un’area fitness, un campo di calcetto e di una bocciofila, e aree per bambini, ma di assistere dopo sette anni al primo incontro pubblico dove si affrontano problemi ambientali urbanistici e sociali”.
L’area interessata dalla riqualificazione è il ‘quartiere Gescal’, nato tra gli anni 1972 e 1978 con l’edificazione di 27 torri per una popolazione di duemila abitanti.
“Questo progetto – si legge sul blog della Sottocorno – è nato come un progetto di bonifica di terreni contaminati, e sicuramente non nasce ora con questo sindaco/giunta, ma è un progetto vecchio di almeno 20 anni (…) Così è incominciata la ricerca dei fondi per intervenire, non radicalmente (come auspicavamo) ma limitandosi ad intervenire tra le aree verdi che ci sono tra i caseggiati. Questo è il motivo reale dell’intervento, tutto il resto, dai giardini alle piante passando per le aree giochi e i campi da bocce, sono il contorno, quello che è stato previsto da sempre (non ora) dopo l’intervento di messa in sicurezza dell’area”.
L’associazione si domanda infine come mai negli ultimi cinque anni i fondi si siano dimezzati e i lavori mai iniziati. “Sì perché – aggiungono i rappresentati della associazione sul blog – nel febbraio del 2019 l’assessore Lamiranda ci illustrò il progetto spiegandoci che per quest’opera si necessitava di 4.305.000 di euro; oggi dopo cinque anni e dopo aumenti di materiali e delle ditte specializzate ci saremmo aspettati che la cifra stanziata aumentasse e non diminuisse a 2.000.000 di euro. Non vorremmo – visto perché non se ne parla più – che proprio sull’opera di bonifica si fossero intrapresi dei tagli. Che quel quartiere – concludono dall’associazione – dopo 40 anni debba ‘evolversi’ e diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, che ciò venga fatto senza considerare l’ambiente e la salute dei cittadini anche no”.
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