Primo consiglio comunale, Vino: imbarazzo tra abbandoni e franchi tiratori

Ieri si è riunito il primo consiglio comunale del Di Stefano bis. Non si è però arrivati alla elezione del presidente del consiglio comunale. Un punto rimarcato anche da Paolo Vino (nella foto), segretario della lista civica Giovani Sestesi. “Si apre in modo imbarazzante e deficitario il secondo mandato della giunta di Roberto Di Stefano – sottolinea Vino -. Come di prassi il primo passaggio della prima assemblea di un nuovo consiglio comunale e quello di eleggere il suo Presidente. Così non è stato. Non entro nel merito tecnico, ma mi si consenta di evidenziare quello politico. Mi riferisco al fatto che questa amministrazione, si insedia con l’uscita del consigliere Vincelli sbattendo la porta dalla Lista del sindaco e due voti anomali su 24 votanti, considerando inoltre che non era presente in aula la consigliera Pagani. Facendo l’analisi dei voti risulta più votato il consigliere Coccetti con 14 voti il consigliere Romano 1 voto e 9 schede bianche. Si potrebbe immaginare (essendo segreto il voto) che se 8 consiglieri dell’opposizione hanno votato scheda bianca la domanda che sorge spontanea è: chi della maggioranza ha votato scheda bianca e chi ha votato il cons. Romano ? qualche franco tiratore? Il dato politico – conclude Vino – è che Di Stefano inizia il suo secondo mandato con qualche mal di pancia da parte della sua maggioranza e soprattutto senza più scusanti quando sarà investito di responsabilità e chiamato in causa sullo stato attuale della città. E’ proprio il caso di dire che chi ben inizia è a metà dell’opera. In realtà Di Stefano ha esordito con una sconfitta. Se questo è l’inizio di questa giunta allora ne vedremo delle belle”.

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