In libreria l’affascinante storia dello scalatore sestese Domenico Maida

Le escursioni sul massiccio montuoso delle Grigne, l’amicizia sincera con Romano Merendi gestore del rifugio ‘SEM/Cavalletti’ al Pian dei Resinelli che, in poco tempo diventò il punto di riferimento degli alpinisti e degli appassionati di montagna in particolare degli alpinisti milanesi e lombardi, i ricordi di infanzia, ma anche gli scorci di una Sesto San Giovanni così diversa da quella in via di cambiamento dei giorni nostri.
C’è tutto questo e molto altro nel libro ‘Domenico Maida’ di Milva Maida, sorella di Domenico, scalatore sestese affermatosi negli anni 50-60 come guida alpina e portatore.
Nel libro l’autrice ripercorre l’infanzia del fratello nei boy scout della Parrocchia di San Giuseppe e successivamente l’ingresso nel Club Alpino Italiano e nella sezione cittadina della SEM (società escursionisti) con la quale imparò a conoscere ed

Miscuglio ai Pian dei Resinelli

amare la Grigna, la montagna ‘incantata’ che domina la Brianza.
E proprio alle escursioni al gruppo montuoso che fiancheggia il lago di Como sono dedicate le pagine più emozionanti di un libro che si dipana tra ricordi di famiglia (Domenico al suo negozio di attrezzature per l’alta quota a Ballabio; i viaggi in treno, bus e motorino con la sorella Milvia per raggiungere i Resinelli; il dolore per la prematura scomparsa di Domenico nel 1963, a soli 25 anni, in un incidente mentre rientrava a Ballabio dopo un incontro del CAI di Sesto), ritagli di giornale e scatti in bianco e nero di un alpinismo che non era uno sport patinato ma fatica, sudore, passione mistica.
Una passione che accomunava i più grandi protagonisti del tempo che Miscuglio (questo il soprannome con cui era conosciuto all’epoca Domenico, oggi diremmo multitasking) lo avevano conosciuto al CAI, in arrampicata, al rifugio SEM ai Pian dei Resinelli dove, sedicenne, era andato a vivere facendosi da subito apprezzare per il suo dinamismo e la sua disponibilità. Numerose nelle pagine del libro le testimonianze in tal senso: dal ‘Grande Det’ Giuseppe Alippi al presidente del CAI Sesto Ercole Gervasoni; dal pioniere dell’alpinismo italiano Nando Nusdeo alle alpiniste Silvia Metzeltin e Mirella Tenderini.
“Il libro non vuole essere solo una biografia – precisa Milvia Madia, giornalista e  editor – , ma anche uno spaccato di vita alpinistica, da cui emergono i valori universali di chi ama e vive appieno la montagna: il desiderio di conquista, la forza di volontà, la solidarietà, l’altruismo, la condivisione”.
Valori profondi che si respirano nelle pagine e che si intuiscono nel sorriso complice e buono di Miscuglio immortalato in uno scatto agli amati Pian dei Resinelli,  sullo  sfondo il Corno del Nibbio. Un’immagine in bianco e nero che parla di anni in cui le conquiste dell’alpinismo riempivano le prime pagine del Corriere della Sera e di Epoca, commentate dalle firme straordinarie di Dino Buzzati, appassionato scalatore, e Walter Bonatti, conosciuto da Domenico proprio ai Resinelli.
Completa il libro un capitolo dedicato ai viaggi in Patagonia, Asia, negli USA, in Canada e Perù, verso alcune delle più affascinanti montagne del mondo da parte dell’autrice. Cime da contemplare da lontano sempre con rispetto e ammirazione. E cime da scalare come le dieci vette conquistate nel 1969 in Groenlandia da un glorioso gruppo di scalatori sestesi. Tra di esse anche la cima ribattezzata la Torre Domenico Maida (1744 m) dedicata proprio a Domenico Maida, il giovane collega portatore scomparso sei anni prima.  


Francesca Paciulli


Il libro ‘Domenico Maida – La storia di un giovane alpinista negli anni ’50 e ’60 e della sua Grigna’ di Milvia Maida (AMB Advertising, 2022 Pag. 144) è in vendita a € 11,00 presso la libreria Tarantola in Piazza Martiri di Via Fani, 1 Sesto Rondò

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