Il nostro lettore Giovanni Giudice ci invia questo breve racconto che condividiamo con i nostri lettori. Una favola che attinge alla drammatica attualità.
Il lupo e la volpe si raccontano l’Ucraina
L’altro giorno, dopo molti anni, nella grande foresta di Gemenc lungo il Danubio in Ungheria si sono rincontrati il lupo e la volpe.
ll Lupo: è da molto che non ci vediamo, dove sei stata?
La Volpe: Sono andata a trovare dei parenti in Ucraina ma per poco ci rimettevo la pelle, lo sai che i soldati russi la stanno bombardando perché un giorno l’Ucraina, consigliata dal resto dell’Europa, ha deciso di diventare un popolo libero e di staccarsi dalla dittatura Russa.
L: Finalmente! così saranno liberi e potranno far parte dell’Europa e della Nato.
V: Questo è proprio quello che non vuole la Russia e ha cominciato a bombardare le città dell’Ucraina per costringerla ad abbandonare questa idea. Ma nonostante ciò l’Ucraina sta resistendo con le armi.
L: Fa bene perché non si può soffocare la libertà.
V: Certo, fa bene ma i russi stanno seminando morte e distruzione cercando d’invadere tutto il paese. E come ben sai mio carissimo amico, la libertà si gode solamente da vivi.
L: Hai ragione carissima Volpe, questa è proprio una verità lapalissiana. Ma allora Volpe dimmi perché tutti i capi di Stato che rappresentano la “crème” della politica mondiale non sono arrivati a questa conclusione?
V: La risposta a questa tua, vorrei dire, intelligente domanda la puoi trovare su tutti i libri di storia che peraltro sono comprensibili a tutti. Caro Lupo alla prossima.
L: Carissima sei la solita vecchia Volpe. E’ stato un piacere incontrarti!…
Giovanni Giudice