L'inaugurazione del nuovo murales di SpazioArte (Ph Ombretta Di Pietro)

Inaugurato il murales di SpazioArte 

E Spazio Arte cambia look: grattando via dalle sue pareti esterne quel sedimento di vecchiume polveroso, rivestendosi di un multicolorato murales, che riqualifica totalmente non solo il suo aspetto ma, quel che più importa, la sua funzione e il suo potenziale. Già la denominazione “Arte” implica un luogo di incontro, iniziative culturali ad ampio raggio, esposizioni ad ampio spettro, dove il bello del vedere e del sentire, dello scambio di idee, dell’arricchimento individuale e collettivo, della condivisione di momenti ricreativi, è un valore fondamentale per ciascuno di noi e per l’intera collettività.
Ritornare a stare insieme nell’opportunità di usufruire di uno spazio rinnovato, rinverdito e pullulante di proposte di grande spessore e interesse per la città. Cosa meglio di un murales per esprimere tutto questo? La Street Art, che a Sesto ha sempre avuto un ruolo di primo piano, che da Sesto si è mossa per invadere la stessa Milano e non solo, ha l’eccezionale forza di essere un’espressione artistica a cielo aperto, quindi direttamente fruibile da tutti, e la straordinaria capacità di poter comunicare messaggi anche ad alto contenuto sociale. In questo specifico caso il tema è quello dell’inclusione, fondamentale per Sesto, ampiamente caratterizzata da forti flussi immigratori e che oggi si presenta come una città multietnica in grado di accogliere e integrare.
Le sue basi fondanti, del resto, sono da sempre la solidarietà, il volontariato, l’associazionismo, nel tentativo di non lasciare indietro nessuno. Puntando moltissimo sulla cultura e sullo sport, due segmenti imprescindibili e fondamentali per favorire l’integrazione stessa, superando i pregiudizi, gli ostacoli, le differenze di qualsiasi genere in nome di un interscambio di conoscenze e di un obbiettivo comune: vivere insieme.
Il murales dalle policromatiche tinte fuxia, blu, azzurro, bianco, arancio, come “multicolore” è la nostra società, ruotando intorno all’intera struttura, ci racconta la storia di una bimba di famiglia, appunto, multietnica. Che cresce felicemente nel nostro contesto, consolidando amicizie, giocando con i suoi compagni ed esultando per le loro vittorie, fino a quando, ormai cresciuta, si diverte con un’amica assistendo a un concerto al Carroponte. I loro sorrisi accesi ci trasmettono gioia e la speranza che Sesto continui a crescere sempre di più, come questa stessa bimba, ribadendo e recuperando i suoi principi originari e costituenti.
Spazio Arte ospita già da tempo Punto Zero, un presidio sociale e culturale dedicato ai giovani, e corsi di italiano per persone straniere, soprattutto donne, permettendo loro di non sentirsi più escluse e in difficoltà per via dell’impossibilità comunicativa. Presto verrà anche utilizzato per accogliere donne e bambini ucraini, con l’intento di insegnare loro la nostra lingua per poter essere inseriti nel mondo del lavoro e nelle nostre scuole.
Un grazie agli artisti EricsOne (Maurizio Ricucci) e Alessandro Etsom (Alessandro Conti), agli art director Giulia Villa, Beppe Treccia e Giuseppe Ivicoli, gli esecutori materiali di questa importante opera artistica di riqualificazione, che ha visto, peraltro, una serie di collaborazioni sinergiche coadiuvate dal Comune.
Augurandoci che questo sia un primo passo che porti dal colorare i muri ad abbattere ogni barriera, ad aprire ogni ambiente rovesciando all’esterno tutta la bellezza del conoscere, del conoscersi, del vivere comunitario.

Ombretta Di Pietro

Il murales è stato presentato e inaugurato venerdì 1° aprile alla presenza di Roberto Di Stefano, Sindaco di Sesto San Giovanni, Aldo Davoli (Globel Public Affairs & Sustainability Senior Director Campari Group) e Marco Mellini, Referente centro giovani Punto Zero).

 

 

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