E’ passata in consiglio regionale con il voto del 30 novembre la riforma Moratti-Fontana della sanità lombarda (“Modifiche Al Titolo I e al Titolo VII della legge regionale 30 dicembre 2009, n.33, Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità).
Il testo è stato licenziato con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e il voto contrario delle opposizioni dopo tre settimane di maratona del Pd e delle forze di centrosinistra per spiegare la propria visione alternativa di sanità per la Lombardia (la prima regione italiana a recepire le disposizioni del PNRR e ad attuarle attraverso la revisione della propria legislazione e all’allocazione di risorse dedicate). Soddisfazione tra i consiglieri della Lega per i quali “il voto del 30 novembre, in Aula, rappresenta un grande successo per tutti i cittadini lombardi, che avranno d’ora in avanti un servizio sanitario ancora più efficiente”.
“La legge di potenziamento della Sanità regionale – dichiarano Massimiliano Bastoni, Simone Giudici, Riccardo Pase, Silvia Scurati, Gianmarco Senna e Curzio Trezzani, Consiglieri regionali della Lega -è frutto di un lungo lavoro di ascolto del territorio e degli stakeholder, tra cui le associazioni di pazienti, presenta una serie di novità fondamentali per garantire un’offerta sanitaria sempre più all’altezza delle esigenze ed efficace nell’affrontare le emergenze. A partire dall’istituzione del piano pandemico regionale e dalla creazione del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive”. “L’impianto della legge – spiegano i Consiglieri – si fonda sul principio One Health, finalizzato ad assicurare globalmente la protezione e la promozione della salute, tenendo conto della stretta relazione tra la salute umana, la salute degli animali e l’ambiente e la valorizzazione dell’attività sportiva e motoria quale parte integrante dei percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione e quale elemento fondamentale di un corretto stile di vita. Il benessere e la salute del cittadino, quindi, al centro di tutto”.
Amarezza invece in casa PD e M5S uniti nelle ultime tre settimane nelle lunghe maratone notturne in consiglio regionale.
“Tutto il PD della Lombardia – ha sottolineato subito dopo il voto il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo – è grato al gruppo regionale che ha condotto per tre settimane una serrata battaglia in Consiglio regionale per difendere e promuovere un’idea diversa di sanità, capace di superare le interminabili liste di attesa, di dare risposte ai cittadini in ogni territorio e di riequilibrare il rapporto tra la Regione e la sanità privata. Tutte le forze di centrosinistra e il Movimento 5 stelle hanno lavorato unite, con un obiettivo comune, e questo è un fatto significativo. Il voto del centrodestra in Aula era scontato, ma non è finita qui. Ora, con ancora più forza, il PD sarà tra i cittadini a spiegare che cambiare si può e che non ci si deve rassegnare a una Regione guidata dal centrodestra che è ormai avviluppata nelle sue stantie logiche di potere, così distanti dai problemi e dalle richieste dei lombardi.”
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