Osservatorio: cos’è il Recovery Fund?

Il Recovery Fund, o Next generation EU come lo ha battezzato la Commissione europea, è un nuovo strumento europeo per la ripresa post COVID approvato, dopo quattro giorni di negoziato, dal Consiglio europeo straordinario del 21 luglio scorso. I Capi di Stato e di governo europei hanno previsto di incrementare il bilancio su base temporanea tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro. Di questo budget la “quota” destinata all’Italia è di circa 209 miliardi ripartiti in 81,4 miliardi in sussidi e 127,4 miliardi in prestiti. Per quanto riguarda l’iter i governi dovranno inviare alla Commissione europea i Piani di ripresa e di resilienza entro fine aprile 2021. Bruxelles ha comunque incoraggiato gli Stati membri a sottoporle i programmi preliminari già da metà ottobre. La Commissione von der Leyen ha anche ricordato che i piani nazionali saranno negoziati con le autorità comunitarie e dovranno essere oggetto di un loro “via liberaPer quanto riguarda la definizione dei singoli piani la Commissione europea ha stabilito delle linee guida che i governi dovranno prendere in considerazione nella stesura dei loro piani. Tra i contenuti principali, la sostenibilità ambientale, la produttività, l’equità e la stabilità macroeconomiche. L’elenco dei progetti e delle riforme da finanziare deve essere credibile e rispondere a tutte le richieste Ue, con uncalendario di realizzazione realistico perché se non si rispetta la tabella di marcia i fondi saranno interrotti. Per l’Italia, è quindi arrivato il momento di mettere in cantiere quelle riforme che Bruxelles le ha più volte raccomandato nel 2019 e 2020 e che nessun governo si è mai sognato di prendere in considerazioneQuando i piani saranno pronti, la Commissione dovrà valutarli e poi il Consiglio dovrà mettere il suo timbro. Se i piani saranno inviati a gennaio come si aspetta Bruxelles, i fondi potranno anche arrivare prima del secondo semestreanche perché essendo molto stretto il legame tra RecoveryPlan e raccomandazioni Ue degli anni scorsi, la Commissione nella primavera del 2021 sicuramente non presenterà nuove raccomandazioni. Come si vede le condizioni poste dalla UE per accedere al Recovery Plan sono serie e precise. A questo punto non si capisce perché una parte consistente del governo (vedi M5S) ha a tutti i costi rifiutato i 37 miliardi del MES per la sanità a condizioni più vantaggiose di quelle del Recoveryfund. Forse non lo sanno nemmeno loro.

Ciemme

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