Lunedì 16 aprile presso la sala conferenze dell’Hotel Barone di Sassj di Sesto San Giovanni, si è tenuto un incontro formativo in materia di tecnologia ed i pericoli che possono derivarne da un uso improprio. Grazie a Gianluigi Bonanomi, docente, formatore, giornalista e consulente aziendale in materia di nuove tecnologie ed utilizzo dei social media, sono stati affrontati e spiegati, ad un pubblico molto eterogeneo ma composto per lo più da genitori, bisognosi di comprendere il linguaggio e gli strumenti utilizzati dai propri figli, tematiche inerenti i pericoli che si possono celare dietro l’utilizzo di uno smartphone o di un qualsiasi dispositivo.
La tecnologia di per sé non andrebbe demonizzata, ma compresa e condivisa, in particolar modo con le fasce di età più deboli ma al tempo stesso più a loro agio con tutti gli strumenti oggi disponibili.

Dopo una breve introduzione sui social media oggi esistenti ed i linguaggi più comuni e utilizzati tra gli adolescenti, il docente, si è soffermato e ha voluto far riflettere la platea, in particolare, sui contenuti che oggi circolano, vengono pubblicati e condivisi dai ragazzi. Facebook, ad esempio, con oltre 2 mld di utenti al mondo è uno strumento incredibile di comunicazione, ma al tempo stesso, rientra tra i bisogni sociali insiti nell’uomo. Avere una rete sociale fa parte della nostra persona, seppur, oggi, è cambiato totalmente il modo di intessere queste relazioni.
In tutta questa tecnologia, un adolescente si inserisce in modo prepotente e, se non seguito, il rischio che possano essere banalmente condivisi contenuti non appropriati è molto elevato. E’ bene quindi considerare che la tecnologia rappresenta uno status symbol e, aspetti come ad esempio la reputazione digitale o i dati (personali o sensibili) che noi condividiamo in rete, rischiano di essere molto dannosi per il nostro futuro.
In questo scenario, un genitore dovrebbe essere consapevole dei rischi (soprattutto penali) in cui potrebbe incorrere. Per queste ragioni il Dott. Bonanomi, ha suggerito di stilare regole condivise tra genitori e figli e si utilizzare strumenti di controllo delle attività dei propri figli sui dispositivi connessi alla rete. L’importanza di seguire un adolescente, carico delle sue insicurezze, in un mondo a volte illusorio, è quindi fondamentale e richiede molto impegno, ma permette di evitare situazioni di pericolo derivanti dall’uso della rete.
Stefano Nasrawi