A fine aprile la Città metropolitana di Milano ha approvato un decreto con cui si mantiene invariato l’attuale livello di servizi di trasporto pubblico locale interurbano per i mesi di maggio e giugno 2017 anche se questo comporta un maggior impiego di risorse – circa 230.000 euro al mese – rispetto a quelle previste da Regione Lombardia.
«Con spirito di servizio e letteralmente “raschiando il fondo del barile” riusciamo a garantire il servizio per i mesi di maggio e giugno – dichiara la consigliera delegata alla Mobilità e viabilità della Città metropolitana di Milano, Siria Trezzi- Allo stato attuale, di più non possiamo fare. Come amministratori del territorio sappiamo che il TPL è un servizio fondamentale per i nostri concittadini: anche in questa emergenza, le misure che abbiamo posto in essere, se davvero Regione Lombardia non coprirà il costo che, lo ricordo per l’ennesima volta, è pari allo 0,7% del contributo annuo destinato dalla regione al trasporto pubblico e che noi speriamo sia coperto a seguito della manovra di assestamento del bilancio regionale prevista a luglio prossimo, saremo costretti a effettuare una riduzione del servizio. Se davvero arrivassimo a questo punto, tutto ciò che potremmo fare è cercare di produrre il minor disagio possibile ai nostri concittadini».
In sostanza l’entità delle risorse assegnate alla Città metropolitana di Milano per far fronte ai contratti di servizio del trasporto pubblico locale sono insufficienti a garantire l’attuale livello dei servizi.
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