Il senatore Franco Mirabelli è intervenuto ieri in Aula al Senato sulla vicenda General Electric-Alstom power di Sesto San Giovanni. Come già nel corso dell’assemblea pubblica di sabato 1 ottobre a Sesto San Giovanni, nel suo intervento il senatore PD ha ribadito che, avendo GE ricevuto dallo Stato diversi incentivi per investire in Italia, è “grave che dopo che il Governo ha aperto un tavolo di trattativa presso il Mise, GE abbia abbandonato quel tavolo, dimostrandosi indisponibile a qualunque tipo di trattativa. Il tavolo è stato aperto al Ministero dello Sviluppo Economico proprio perché l’obiettivo non era solo quello di salvaguardare i posti di lavoro ma di salvaguardare l’intero stabilimento di Sesto San Giovanni, con tutto ciò che comporta”.
“Credo sia giusto – ha aggiunto Mirabelli – che anche dall’Aula del Senato, quindi, arrivi al Governo la richiesta di insistere, di costringere General Electric a ritornare al tavolo delle trattative per salvaguardare gli oltre 200 posti di lavoro di quello stabilimento ma, soprattutto, per salvaguardare uno stabilimento importante per la città di Sesto San Giovanni e per tutto il territorio del Nord Milano”.
Nel sottolineare la gravità dell’atteggiamento di chiusura di GE, Mirabelli definisce ancor più grave l’aver impedito al Sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò di portare ai lavoratori in agitazione la solidarietà della città. “Chiedo al Governo, quindi, di fronte a questi atteggiamenti sbagliati, di convocare General Electric per chiedere di rispondere di questi comportamenti ed esplicitare la volontà di non lasciare che venga disperso il patrimonio di produzione e lavoro che la General Electric ha rilevato dalla Alstom di Sesto San Giovanni”.
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