Nei giorni scorsi, la Procura della Repubblica di Monza ha concluso una prima parte delle indagini scaturite dalle denunce (dicembre 2013) presentate dal Core Spa, il gestore del termovalorizzatore di via Manin, in relazione a taluni episodi di corruzione che avrebbero coinvolto alcuni dirigenti e dipendenti del Core nelle passate gestioni.
«Da un primo esame della documentazione – spiega l’amministratore Unico Marco Luigi Cipriano – si evince chiaramente che i copiosi accertamenti istruttori svolti dalla Magistratura hanno pienamente riscontrato le ipotesi accusatorie all’epoca denunciate, facendo altresì emergere altre criticità tutt’ora al vaglio degli investigatori. La Società, che nel corso degli anni ha sempre mantenuto un atteggiamento di piena collaborazione con gli investigatori, comunica che nei confronti dei propri dipendenti e dirigenti indagati nell’ambito della presente inchiesta, sono stati già presi i necessari provvedimenti disciplinari».
Nei giorni scorsi, i Democratici per il cambiamento hanno invece chiesto al sindaco Chittò di discutere e informare anche i cittadini in un consiglio comunale aperto circa quanto emerso «sui conti del Core, sulle nomine e sul documento per la riconversione dell’impianto da lei proposto ai Sindaci dei comuni che partecipano a Core spa».
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