Smog, Maroni: definite con gli enti locali le richieste da portare al governo

“Un incontro utile e importante. Abbiamo definito insieme agli enti locali una serie di richieste che faremo mercoledi’ al governo, che vanno in particolare nella direzione di avere risorse per incentivare la rottamazione delle auto inquinanti (Euro 0, 1, 2 e 3) oltre a risorse importanti per il potenziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale su rotaia. A queste si aggiungono le misure necessarie per rottamare le vecchie caldaie inquinanti. Servono interventi di incentivazione, che chiederemo al Governo mercoledì mattina”.
Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine del tavolo di coordinamento convocato il 28 dicembre scorso per mettere a punto, con Anci e i rappresentanti dei capoluoghi di provincia, gli interventi e le iniziative antismog nell’area padana.
Un coordinamento che però Anna Scavezzo, 
Consigliera delegata all’ambiente 
Città metropolitana di Milano, definisce assente. “Un coordinamento delle politiche di contrasto all’inquinamento e di pianificazione strategica del trasporto pubblico su ampia scala: questo serve alla Grande Milano – afferma Scavezzo -.
 Non è possibile limitare il governo dell’area vasta a suggerimenti e auspici. 
Milano Metropolitana ha bisogno di una attribuzione vera di poteri e competenze, non solo di funzioni generiche: la legge regionale è troppo vaga e va rivista”.
Ed ecco alcuni suggerimenti da cui partire: lavorare sul controllo delle caldaie e sul potenziamento dell’attività di monitoraggio sul riscaldamento. E poi il trasporto pubblico. “Alla Città metropolitana serve rinforzarlo, perché non sia  solo Milano capoluogo ad avere la possibilità di promuovere l’uso dei mezzi pubblici, migliorare il servizio nei giorni più difficili e dare concrete alternative all’auto privata ai propri cittadini. Tutti i Comuni della Città metropolitana di Milano devono poter contare su un potenziamento dei mezzi pubblici e abbiamo bisogno di finanziamenti per poterlo garantire”.
E in effetti, in questi giorni di blocco delle auto, basta lanciare un’occhiata ad una qualsiasi fertamata degli autobus (Sesto San Giovanni inclusa) per imbattersi in capanelli di persone che aspettano infreddolite il passaggio di un mezzo che le porti al lavoro. Sì, perché le corse in questi giorni a cavallo della festa (ma in cui molti continuano a recarsi a lavoro) sono ridotte all’osso, e gli orari sono quelli del sabato e dei festivi. Tanta strada è ancora da fare …

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