L’acquisto della prima casa per molti è un sogno che si realizza, ma per i più, ormai, è un sogno e basta. L’italiano, quello che da sempre ha identificato la famiglia con il focolare domestico, oggi si trova a fare i conti, e non è certo un modo di dire, con la crisi che ancora non dà cenni di voler lasciare il Paese. A vivere le difficoltà maggiori sono proprio i giovani, quelli che dovrebbero rappresentare il futuro del Paese e che, invece, si vedono messi all’angolo. Il lavoro non si trova, e senza lavoro anche un mutuo a tasso fisso (leggi di più su http://www.calcoloratamutuo.org/guida/mutui-tasso-fisso) diventa davvero impensabile per la maggior parte delle giovani coppie.
Ma cosa fanno in concreto il Governo e, nel dettaglio, le regioni? Ovviamente qualcosa fanno, ma che questo qualcosa sia sufficiente, poi, è tutto un altro discorso, Tuttavia va segnalato che chi ha i requisiti per farne domanda, potrà provare ad accedere agli aiuti economici erogati dalla regione. In Lombardia, per esempio, la domanda può essere inoltrata fino a settembre del corrente anno. Non tutti possono beneficiare di questo aiuto però. Nella fattispecie potranno provare ad accedere a tali contributi i genitori, anche single, con uno o più figli a carico, tutti i nuclei familiari con almeno 3 figli minori, le giovani coppie e le gestanti sole.
Una goccia nel mare, purtroppo, ma che comunque dà ad alcuni la possibilità di sistemarsi. Resta la condizione generale che non è certo positiva. Il punto principale è che fino a quando non verranno create nuove prospettive, soprattutto i giovani, continueranno a cercare una vita dignitosa all’estero. Sembra essere questa, infatti, l’unica soluzione per chi ha desiderio di crearsi una sua famiglia ma che senza un tetto sulla testa non può permetterselo. Tutto questo avviene mentre i mass media e i politici di ogni fazione cercano di tranquillizzare la popolazione asserendo che il tasso di disoccupazione sia sceso. Nella realtà dei fatti, però, la singola realtà dei fatti di ogni famiglia, dimostra che questo non corrisponde perfettamente a quanto accade.
Lasciare la casa della famiglia d’origine è difficile, nonostante, soprattutto a livello regionale e comunale, vengano erogati aiuti per l’acquisto e per l’affitto. La speranza resta quella che la situazione si sblocchi e consenta anche ai nuovi nuclei familiari di costruirsi una propria entità sociale.