Crisi e mercato milanese della casa: prezzi ancora in calo, ma in misura più contenuta rispetto alle precedenti rilevazioni; mercato in fase di graduale stabilizzazione. Conta anche l’effetto Expo: di fronte ad una crescente attenzione internazionale la città sta sviluppando una nuova accoglienza, legata non solo agli aspetti di business, ma anche ad investimenti, lavoro temporaneo, turismo, studio, con forme residenziali specializzate.Nel primo semestre del 2014 in città si registra, rispetto all’anno precedente, una flessione media dei prezzi del -2% per gli immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-B (prezzo medio di 4.941 euro al mq), del -2,6% per gli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio e del -1,8% per gli appartamenti vecchi o da ristrutturare. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla 45° “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia” sul primo semestre 2014 realizzata dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua società partecipata TeMA, Territori, Mercati e Ambiente S.c.p.a., in collaborazione con gli agenti rilevatori FIMAA Milano Monza & Brianza.
Le compravendite nel primo trimestre del 2014 crescono del +3,4% su base annua, contro il +4,1% nazionale. Più marcata la flessione dei prezzi degli appartamenti in Provincia (-3,2% i prezzi per gli immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-B nelle zone centrali dei comuni, – 2,8% in quelle periferiche), dove ripartono le compravendite: +5,1%.
Affitto sempre meno caro. Continua la flessione dei canoni degli affitti in città: -1,3% in sei mesi e -4,2% in un anno, -19,5% rispetto a cinque anni fa. In aumento anche il numero di contratti di locazione.
In provincia. In sei mesi, flessioni più significative nelle zone centrali dei comuni in zona Magentino (-2,8%), e Sud est Milano (-2,1%). In cinque anni prezzi in calo di oltre il 10% in zona Abbiatense-Binaschino (-17,5%), Sud Milano (-10,1%) e Magentino (-10%).
“I dati evidenziano miglioramenti a livello di mercato residenziale milanese, con prezzi più bassi, una buona capacità contrattuale della domanda e rendimenti da locazione che rappresentano oggi una vera alternativa ai titoli di Stato – ha dichiarato Vincenzo Albanese, Presidente di FIMAA Milano Monza & Brianza -. Più che vera e propria ripresa, crediamo, però, si tratti di una fase di normalizzazione del settore residenziale. Questi segnali incoraggianti non sono tuttavia sufficienti per conferire stabilità al mercato: riteniamo siano infatti necessari ulteriori elementi strutturali in grado di produrre un’immediata risposta del settore: purtroppo le misure adottate dal Governo (SbloccaItalia) e dalla BCE (Euribor prossimo allo zero) non saranno in grado di generare quegli effetti tanto auspicati. Solo la riduzione degli spread da parte degli Istituti di Credito, con una loro maggiore disponibilità nei confronti del mercato, consentirà di sostenere la richiesta di credito e facilitare la possibilità di acquisto da parte delle famiglie, oggi indecise tra l’affitto e la compravendita. Perché il mercato non potrà che ripartire dal basso”.
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