“Lo sgombero avvenuto ieri mattina al palazzo dell’ex lmpregilo conclude un’occupazione dell’immobile che aveva suscitato molta preoccupazione in città e nel rione Vittoria. Preoccupazioni che abbiamo condiviso perché lo stato di degrado dell’immobile e i rischi connessi all’utilizzo di una struttura priva di acqua, luce, raccolta rifiuti, scarichi funzionanti e protezione rispetto gli impianti lasciati in disuso (come quello degli ascensori) poteva determinare incidenti gravi e rischi per la salute degli occupanti. Abbiamo anche raccolto le proteste dei cittadini del quartiere per gli schiamazzi notturni e per i rifiuti abbandonati che rischiavano di creare un grave stato di tensione fra gli occupanti e gli abitanti delle vie adiacenti all’edificio.
Certamente il dramma della casa è cresciuto in seguito alla crisi economica, ma le autorità locali, che lavorano in mezzo o mille difficoltà e con pochi mezzi per dare risposte al problema, non possono avvallare situazioni illegali e di rischio che tutti sanno non sono una risposta vera al problema dell’abitazione, ma principalmente un atto di protesta.
Protesta che rispettiamo ma che non condividiamo, poiché una lotta per la casa non si fa con occupazioni abusive, che proprio perchè ottenute senza il rispetto delle regole possono portare o infiltrazioni di personaggi che approfittando dello stato di bisogno delle persone, possono creare occasioni di racket e d’illegalità.
Condanniamo il fatto che la proprietà dell’edificio dell’ex Impregilo, nonostante i ripetuti richiami dell’Amministrazione comunale, non abbia messo in atto iniziative che consentissero un riutilizzo di questa struttura che da sempre è stata a destinazione lavorativa e non ad abitazione proprio per le sue caratteristiche strutturali e storiche, essendo stato fin dagli inizi del 900 sede degli uffici e dei laboratori dell’ex Ercole Marelli.
Sosterremo ogni iniziativa che l’Amministrazione comunale vorrà mettere in campo per costringere la proprietà, nei limiti previsti dalle leggi, a ripensare all’utilizzo della struttura in modo da eliminare un grande spazio fatiscente e dare nuove occasioni di occupazione e lavoro in città.
Siamo disponibili a un’azione comune delle forze politiche dello città sulla base di un confronto aperto e responsabile sui temi dell’abitare e del riutilizzo di edifici abbandonati.”
PD Sesto San Giovanni